Incentivi Fotovoltaici: Opportunità per Condomini e Villette Bifamiliari

Con l’approvazione del nuovo decreto da parte della Commissione europea, l’Italia si apre a nuove opportunità nel settore dell’energia rinnovabile, in particolare per i condomini e le villette bifamiliari. Il decreto prevede incentivi significativi per la produzione di energia destinata all’autoconsumo, apportando vantaggi economici per venti anni.

Su questa pagina del nostro sito, esploreremo dettagliatamente il nuovo bonus 75%, con uno sguardo attento al settore degli infissi e dei serramenti.

Chi può beneficiare degli incentivi?

Il decreto non si limita alle grandi comunità energetiche, estendendo la possibilità di accesso agli incentivi anche ai condomini e ai proprietari di appartamenti in villette bifamiliari. Inoltre, è previsto un contributo a fondo perduto del 40% dei costi per gli impianti realizzati nei comuni con meno di 5.000 abitanti.

Gli incentivi possono essere richiesti da:

  1. Condomini: Tutte le configurazioni, comprese quelle con solo due utenti connessi allo stesso impianto.
  2. Gruppi di Autoconsumo: Basta essere in due e produrre energia da fonti rinnovabili utilizzando uno stesso impianto.

Configurazioni possibili

Il decreto apre la strada a diverse configurazioni, consentendo la formazione di gruppi di autoconsumo anche con soli due proprietari di villette bifamiliari. Gli impianti possono essere installati sui tetti degli edifici, nelle pertinenze e negli spazi comuni, o essere di proprietà di un soggetto terzo. La designazione di un referente unitario semplifica la gestione della pratica con il GSE a nome del gruppo.

Tariffa incentivante per 20 anni

Per stimolare la produzione di energia destinata all’autoconsumo, il decreto prevede un incentivo economico che verrà riconosciuto per venti anni. La tariffa, variabile in base alla grandezza dell’impianto, si attesta a 100, 110 o 120 euro per ogni Megavattora prodotto (MWh). Correzioni della tariffa in relazione alla zona geografica tengono conto dei diversi livelli di insolazione, garantendo un incentivo aggiuntivo per le regioni del centro e del nord Italia.

Contributo a fondo perduto per gli impianti nei piccoli comuni

Un aspetto significativo del decreto è il contributo a fondo perduto del 40% della spesa per la realizzazione di impianti nelle comunità energetiche e nei gruppi di autoconsumo nei comuni con meno di 5.000 abitanti. Gli impianti devono entrare in esercizio entro 18 mesi dalla data di ammissione al contributo e non oltre il 30 giugno 2026.

Procedura di richiesta degli incentivi

Gli incentivi saranno riconosciuti solo agli impianti avviati o potenziati successivamente alla data di pubblicazione del decreto sulla Gazzetta ufficiale. La presentazione delle domande dovrà avvenire entro il 31 marzo 2025, esclusivamente tramite il sito gse.it. Un provvedimento ministeriale, da emanare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, detterà le regole operative, con il GSE come gestore della procedura(sul sito gse.it) .

In conclusione, il decreto rappresenta un’opportunità concreta per incentivare la diffusione dell’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, coinvolgendo non solo grandi comunità energetiche ma anche condomini e proprietari di villette bifamiliari nell’adozione di impianti fotovoltaici. L’iniziativa non solo promuove la sostenibilità ambientale ma offre anche benefici economici a lungo termine.

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