Decreto CER: 

Una Svolta per l’Energia Rinnovabile nei Piccoli Comuni con il Decreto CER

Il 22 novembre scorso, la Commissione Europea ha dato il via libera al decreto italiano sulle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), aprendo le porte a una serie di incentivi senza precedenti per promuovere l’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili. Questa decisione, accolta con entusiasmo dal mondo dell’energia sostenibile, promette di rivoluzionare il panorama energetico del nostro Paese, soprattutto nei piccoli comuni.

Il Ministero dello Sviluppo Economico (MASE), annunciando la notizia, ha sottolineato che il decreto prevede la possibilità di finanziare la potenza pari a 5 Gigawatt entro la fine del 2027, con il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) incaricato di valutare i requisiti di accesso ai benefici e di erogare gli incentivi. Questo significa che le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) potranno beneficiare di un contributo a fondo perduto fino al 40% per l’installazione di impianti fotovoltaici, in comuni con meno di 5000 abitanti. Se vuoi parlare con un nostro consulente contattaci qui.

Attilio Piattelli, Presidente del Coordinamento FREE, ha accolto con favore l’approvazione del decreto, sottolineando l’importanza di questo passo verso una decarbonizzazione diffusa, che potrebbe portare benefici significativi sia per i cittadini che per le imprese. Piattelli ha anche evidenziato l’opportunità offerta dal decreto per promuovere la partecipazione delle CER nelle aree metropolitane, suggerendo di estendere il perimetro delle cabine primarie per includere anche zone industriali e artigianali con maggiori spazi disponibili per la produzione di energia rinnovabile.

Il decreto si concentra su due principali misure: una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa e un contributo a fondo perduto. La potenza finanziabile è di 5 Gigawatt entro il 2027, con un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili per le CER nei comuni sotto i 5.000 abitanti. Questo finanziamento, pari a 2,2 miliardi di euro provenienti dal PNRR, mira a realizzare almeno 2 Gigawatt di potenza complessiva, promuovendo così l’adozione diffusa delle energie rinnovabili.

I benefici del decreto riguardano tutte le tecnologie rinnovabili, compreso il fotovoltaico, l’eolico, l’idroelettrico e le biomasse, offrendo opportunità per una diversificazione del mix energetico nazionale.

Chi può accedere agli incentivi? Il decreto stabilisce che possono beneficiare dell’incentivazione dell’energia elettrica prodotta da impianti FER e inseriti in configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia, le Comunità Energetiche Rinnovabili, i sistemi di autoconsumo collettivo da fonti rinnovabili e i sistemi di autoconsumo individuali di energia rinnovabile a distanza che utilizzano la rete elettrica di distribuzione.

I destinatari del provvedimento includono gruppi di cittadini, condomìni, piccole e medie imprese, enti locali, cooperative, associazioni ed enti religiosi, aprendo così le porte a una partecipazione diffusa e inclusiva nella transizione verso un’economia basata su energie più pulite e sostenibili.

In conclusione, il decreto sulle Comunità Energetiche Rinnovabili rappresenta una svolta significativa per l’Italia, offrendo incentivi e sostegno finanziario senza precedenti per promuovere l’adozione delle energie rinnovabili, soprattutto nei piccoli comuni. Questo passo non solo contribuirà a ridurre le emissioni di gas serra e a mitigare i cambiamenti climatici, ma anche a generare benefici economici e sociali diffusi per le comunità locali, spingendo il nostro Paese verso un futuro più sostenibile ed ecologicamente responsabile.

Contattaci ora per una consulenza personalizzata !
Vuoi essere richiamato?
Contenuti